Codice etico

La Rivista di Archeologia cristiana è un periodico scientifico peer-reviewed che si ispira al codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE Committee on publicationethics: Best PracticeGuidelines for Journal Editors.
È necessario che tutte le parti coinvolte – autori, direttori, redattori e referee – conoscano e condividano i seguenti requisiti etici. Il fatto di offrire un contributo alla rivista sottintende la cessione di tutti i diritti alla stessa, e l’accettazione di quanto di seguito stabilito.


Doveri della direzione e dei redattori

 

Decisioni sulla pubblicazione

La Rivista di Archeologia cristiana adotta il sistema di valutazione scientifica degli articoli presentati, conosciuto internazionalmente come peer-reviewing. Ogni testo è assegnato in lettura a due referee in maniera anonima (double blind peer-review). Responsabile del processo di referaggio è il Comitato di redazione. I referees sono identificati secondo un criterio di competenza ed elevata qualificazione in materia. Il Comitato di redazione è responsabile della decisione finale sulla pubblicazione degli articoli proposti.

 

Correttezza
Il Comitato di redazione della Rivista di Archeologia cristiana valuta gli articoli proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori, né della loro appartenenza accademica.

 

Riservatezza e conservazione dei dati

Il Comitato di redazione della Rivista di Archeologia cristiana si impegna a non rivelare informazioni sugli articoli proposti ad altre persone oltre all’autore e ai referee. Conserva in un archivio riservato i risultati dei processi di referaggio dei saggi, ammessi e non, alla pubblicazione.



Conflitto di interessi e trasparenza

Il Comitato di redazione della Rivista di Archeologia cristiana si impegna a non usare in proprie ricerche i contenuti di un articolo proposto per la pubblicazione senza il consenso scritto dell’autore.


Qualità
Il Comitato di redazione della Rivista di Archeologia cristiana verifica periodicamente il processo di revisione al fine di introdurre possibili miglioramenti. Si riserva inoltre di ricorrere a un terzo referee in caso di conflitto tra due pareri e qualora la decisione della pubblicazione o meno del saggio non possa essere risolta internamente. La collaborazione con un referee resterà definitivamente interrotta qualora non siano stati rispettati, in uno o più momenti, tempi e modi previsti dalla procedura di valutazione.




Doveri dei referee



Contributo alla decisione editoriale

La peer-review è una procedura che aiuta i redattori ad assumere decisioni sugli articoli proposti e può aiutare l’autore a migliorare il proprio contributo.


Rispetto dei tempi

Il referee che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti di 60 giorni è tenuto a comunicarlo tempestivamente al coordinatore di Redazione.


Riservatezza
Ogni testo, assegnato in lettura ai referee in maniera anonima, deve essere considerato riservato. Pertanto, tali testi non devono essere discussi con altre persone senza esplicita autorizzazione dei redattori.


Oggettività
La peer-review deve essere condotta in modo oggettivo. Ogni giudizio personale sull’autore è inopportuno. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi secondo criteri loro dal Comitato di redazione.

Conflitto di interessi e divulgazione

Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il processo di peer-review devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali. Nel caso il referee individui la paternità del saggio sottoposto alla sua valutazione ed esistano conflitti d’interesse dovuti a precedenti rapporti di collaborazione è tenuto a non accettare la valutazione; ciò anche nel caso si verificasse una situazione concorrenziale.

Qualora il referee chieda modifiche al testo quale condizione della sua pubblicazione, e il Comitato di redazione le giudichi opportune, potrà verificarne l’adozione da parte dell’autore – nella misura in cui l’autore deciderà di accettarle – prima di dare il definitivo consenso alla pubblicazione.

 


Doveri degli autori


Originalità e plagio

Gli autori sono tenuti a presentare all’esame per la pubblicazione contributi inediti e originali in ogni parte e di avere citato tutti i testi utilizzati.


Pubblicazioni multiple, ripetitive e/o concorrenti

L’autore s’impegna a non pubblicare articoli che descrivono la stessa ricerca in più di una rivista. Proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una rivista costituisce un comportamento eticamente non corretto.

Indicazione delle fonti

L’autore deve sempre fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell’articolo.

Paternità dell’opera

L’autore che invia il testo alla valutazione deve garantire che tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all’ideazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca alla base dell’articolo appaiano come co-autori, e che abbiano dato la loro approvazione alla versione finale dell’articolo e alla pubblicazione sulla Rivista di Archeologia cristiana.  Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto.


Conflitto di interessi e divulgazione

Nel presentare il proprio contributo alla Rivista di Archeologia cristiana, gli autori ammettono implicitamente che non sussistono conflitti di interessi che potrebbero aver condizionato i risultati conseguiti o le interpretazioni proposte. Gli autori devono inoltre indicare le eventuali fonti finanziarie della ricerca e/o del progetto grazie ai quali è stato possibile realizzare l’articolo.


Errori negli articoli pubblicati

Quando un autore individua in un suo articolo un errore o un’inesattezza rilevante, è tenuto a informare tempestivamente la Direzione della rivista, fornendo tutte le informazioni necessarie per segnalare le doverose correzioni.